cucina,ricette La Cucina Economica: Non solo chewing gum

venerdì 30 novembre 2012

Non solo chewing gum



Ognuno di noi ha una ricetta scaramantica per esorcizzare le brutte giornate invernali. Io di solito recupero le cose raccolte durante la bella stagione e le rielaboro, siano esse ricordi o cose materiali. Oggi era la giornata perfetta e ho preso in considerazione una cesta in cui avevo buttato alla rinfusa tutta una serie di cose portate

dalla Grecia. Mi ero completamente scordata di un regalo, molto gradito, ricevuto da una panettiera, sull’isola di Rodi. Attratta da dei magnifici pani, ero entrata in una bottega molto modesta, e ho acquistato delle ciambelline, molto simili ai nostri taralli, con un’incredibile aroma ambrato, simile all’incenso. Così più tardi me ne sono uscita dal negozio con la ricetta, che la panettiera si era portata dal suo paese di origine, Chios, e incredibile anche un barattolino con l’ingrediente segreto. “ La Mastica “, piccole lacrime lattiginose con un intenso aroma resinoso. Un prodotto antichissimo, resina del lentisco dell’isola di Chios, da sempre utilizzato in medicina ed anche in cucina.


Ricerche  e studi hanno assodato che, oltre ad essere ideale da masticare, come una gomma, perché profuma l'alito possiede effettivamente la capacità di alleviare i disturbi dello stomaco, del fegato e dell'intestino; addirittura combatte l'Helicobacter pylori, il batterio responsabile dell'ulcera; inoltre è utile per abbassare il colesterolo e i trigliceridi, ha proprietà antibiotiche, antimicrobiche e antibatteriche, contiene sostanze cicatrizzanti e, secondo ricerche recenti, è fonte di alcol perillyl, un monoterpene che pare abbia azione antitumorale. Non c'è da stupirsi di nulla, dal momento che la mastica (o mastice; sissignori, è anche un collante) contiene centinaia di componenti di cui solo un'ottantina presenti in quantità tale da poter essere identificati. Insomma è una “ panacea “ che in tutto il bacino del mediterraneo orientale è possibile trovare in una miriade di prodotti commercializzati e nelle ricette tradizionali e non. E’ un magnifico aromatizzante largamente usato per pani e dolci da forno, bevande, liquori, gelati. La si utilizza in molti dolci pasquali ma anche in tantissime ricette salate che potrete trovare nel sito dell’Associazione che tutela il prodotto. E poi in cosmetica, nei dentifrici preferiti dai Greci ed anche nelle tavolette di cioccolato come questa qua sotto.

La cucina economica vi presenta due ricette di grande effetto. Cominciamo dalla prima che è stata ideata e presentata a Identità Golose 2011 dallo chef pluristellato Carlo Cracco:

Rigatoni alla resina di mastica, funghi porcini crudi


Ingredienti per una persona ( anche poco affamata):
6 rigatoni
50 g panna
2 g resina di mastica
15 g funghi porcini
Procedimento:
Cuocere i rigatoni in abbondante acqua salata per 10 minuti.
In una casseruola a bordi bassi sciogliere la resina di mastica con poca acqua e olio extravergine d’oliva. Unirvi la panna e i rigatoni scolati.
Finitura :Disporre la pasta su di un piatto piano e completare affettando dei funghi porcini crudi con l’aiuto dell’affetta-tartufi.

La seconda ricetta è quella della panettiera di Chios che La cucina economica riporta ai suoi affezionati amici:

Ciambelle di pane


Ingredienti :
Farina di grano duro – 500 g
Lievito fresco – 25 g
Acqua – 150 g
Latte – 150 g
Burro – 2 cucchiai
Zucchero – 2 cucchiai
Cannella – ½ cucchiaino
Mastica ridotta in polvere – ½ cucchiaino
Semi di finocchio - qb
Preparazione:
con gli ingredienti preparare una pasta da pane, soda,elastica e liscia. Sciogliere il lievito nell'acqua e poi aggiungerlo al latte intiepidito con il burro e lo zucchero. A questo punto versare in un contenitore abbastanza grande da poter contenere tutto l'impasto e incorporare piano piano la farina e gli aromi. Trasferire poi su una spianatoia e impastare per circa 10 minuti. Coprire con un canovaccio e aspettare che lieviti per circa 1h e mezza.
Formare le ciambelle, molto simili ai nostri taralli con un diametro di circa 10 cm, passarli nei semi di finocchio e metterli in una teglia protetta da carta da forno. Coprirli e aspettare di nuovo che crescano, questa volta per poco tempo. Infornare per 15 minuti circa a temperatura dai 180° ai 200°.
Quando avete bisogno di macinare la mastica, per usarla in cucina, per evitare che si incolli riscaldandosi nel mortaio o con le lame del mixer, prima di macinarla tenetela per una ventina di minuti nel freezer.

2 commenti:

  1. è sempre bello notare che antichi rimedi tanto utili non siano caduti nell'oblio in favore del chimico!
    grazie per aver fatto conoscere questo bel prodotto

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